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venerdì 27 marzo 2020

#STEP04- mitologia


La mitologia greca fu ed è la raccolta e quindi lo studio dei miti appartenenti alla cultura religiosa degli antichi greci e che riguardano, in particolare, i loro dèi ed eroi. La mitologia greca ebbe una grandissima influenza sulla cultura, le arti e la letteratura della civiltà occidentale e la sua eredità resta tutt'ora ben viva nei suoi linguaggi e nelle sue culture. Parlando, infatti, di eredità, possiamo ben comprendere che la mitologia greca è stata un pilastro fondamentale per la nostra cultura ed è un vero e proprio PATRIMONIO CULTURALE. A questo proposito, riportiamo il mito del vaso di Pandora, che spiegava la causa di tutti i mali del mondo, molto importante per il patrimonio di idee greco.

«Così disse ed essi obbedirono a Zeus signore, figlio di Crono. E subito l'inclito Ambidestro, per volere di Zeus, plasmò dalla terra una figura simile a una vergine casta; Atena occhio di mare, le diede un cinto e l'adornò; e le Grazie divine e Persuasione veneranda intorno al suo corpo condussero aurei monili; le Ore dalla splendida chioma, l'incoronarono con fiori di primavera; e Pallade Atena adattò alle membra ornamenti di ogni genere. Infine il messaggero Argifonte le pose nel cuore menzogne, scaltre lusinghe e indole astuta, per volere di Zeus cupitonante; e voce le infuse l'araldo divino, e chiamò questa donna Pandora, perché tutti gli abitanti dell'Olimpo l'avevano portata in dono, sciagura agli uomini laboriosi. Poi, quando compì l'arduo inganno, senza rimedio, il Padre mandò a Epimeteo l'inclito Argifonte portatore del dono, veloce araldo degli dèi; né Epimeteo pensò alle parole che Prometeo gli aveva rivolto: mai accettare un dono da Zeus Olimpio, ma rimandarlo indietro, perché non divenga un male per i mortali. Lo accolse e possedeva il male, prima di riconoscerlo. Prima infatti le stirpi degli uomini abitavano la terra del tutto al riparo dal dolore, lontano dalla dura fatica, lontano dalle crudeli malattie che recano all'uomo la morte (rapidamente nel dolore gli uomini avvizziscono). Ma la donna di sua mano sollevò il grande coperchio dell'orcio e tutto disperse, procurando agli uomini sciagure luttuose. Sola lì rimase Speranza nella casa infrangibile, dentro, al di sotto del bordo dell'orcio, né se ne volò fuori; ché Pandora prima ricoprì la giara, per volere dell'egioco Zeus, adunatore dei nembi. E altri mali, infiniti, vanno errando fra gli uomini.»

Da: Esiodo, Le opere e i giorni





lunedì 23 marzo 2020

#STEP02- storia del termine


La definizione di patrimonio culturale è piuttosto recente ed è il punto di approdo terminologico, sebbene non del tutto esauriente, di un lungo e laborioso cammino di carattere giuridico-legislativo. La legge n. 1089 del 1939 definiva i beni di interesse pubblico “le cose d’antichità e d’arte”. Dal gennaio 2000 è in vigore il “Testo unico dei beni culturali e naturali” che all’art.2 stabilisce che sono beni culturali:

1. le cose immobili e mobili che presentano interesse artistico, storico, archeologico o demo-etno-antropologico;
2. le cose immobili che, a causa del loro riferimento con la storia politica, militare, della letteratura, dell’arte e della cultura in genere, rivestono un interesse particolarmente importante.
 I concetti di bene culturale e ambientale sono strettamente connessi con quelli di tutela e salvaguardia: la già citata, n. 1089, riguarda la tutela delle “cose di interesse artistico e storico”; la n.1497, sempre del 1939, riguarda la tutela delle “bellezze panoramiche e naturali”.
Entrambe contengono elenchi di manufatti e ambienti da tutelare; entrambe sono elaborazioni di leggi precedenti, rispettivamente: la Legge Rosada del 1909, n. 364 e la Legge n.778 del 1922, sulla tutela delle cose di interesse storico-artistico e del paesaggio. Tutte queste leggi rispecchiano ovviamente la cultura che le generò: il Legislatore pensava a ciò che poi si sarebbero chiamati Beni Culturali come ad un insieme di “cose” esteticamente belle, sia artistiche che paesaggistiche, da tutelare con vincoli idonei a preservarle dall’incuria umana e dai guasti del tempo.
La Costituzione ricalca questa concezione; l’art. 9, infatti, recita: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico artistico della nazione”.
Ma la cultura italiana nel dopoguerra aveva elaborato nuove idee in materia e queste spinsero il Legislatore ad intervenire a più riprese, mediante Commissioni e proposte di legge per modificare la filosofia di fondo delle due Leggi del 1939. Tra queste la Commissione Franceschini attiva dal 1964 al 1966 e che per prima, adottò in Italia la dizione “Bene Culturale” dando al termine il significato: “Tutto ciò che costituisce testimonianza materiale avente valore di civiltà”.
Molto importante per la Scienza e l'ingegneria è stato l'ingresso di un ''soggetto'' prima quasi ignorato: i BENI CULTURALI SCIENTIFICI, su sollecitazione del Ministero della Ricerca Scientifica e dell’Università che ha richiesto la tutela degli strumenti scientifici fisici, astronomici ecc
Fonti:

http://guide.supereva.it/beni_culturali/interventi/2004/08/172555.shtml

domenica 22 marzo 2020

#STEP01 BIS


Si osservi che il termine conservazione ha acquisito sfumature diverse in aree linguistiche e culturali diverse: all'interno dell'ampio bacino di lingua inglese si parla spesso di heritage conservation o heritage preservation; negli Stati Uniti, in particolare, è molto diffusa la locuzione historic preservation, con significati sostanzialmente analoghi
Significato di preservation:
the act of keeping something the same or of preventing it from being damaged:
building preservation
wood preservation
There is great public concern about some of the chemicals used in food preservation.
The church is in a poor state of preservation (= has not been kept in good condition).
The president has said that the government is committed to the preservation (= protection) of the country's national interests.

She belongs to the Association for the Preservation of Civil War Sites.

venerdì 20 marzo 2020

#STEP01



Bene culturale: definizione ed etimologia.
bène dall'antiq bènus- Quello che si desidera in quanto è conveniente alla natura umana, e che posseduto rende tranquilli, felici: e quello che per se stesso si debbe eleggere, in quanto è utile per l'umano consorzio e morale.
Coltura, cultura dal latino cultus che tiene a còlere, coltivare. Civiltà: Erudizione.

https://www.etimo.it/?term=cultura&find=Cerca
https://www.etimo.it/?term=bene&find=Cerca

beni culturali e del paesaggio, conservazione dei. Per conservazione s'intende il mantenimento in essere di un bene, prendendosene cura e salvaguardandone l'integrità.
La conservazione è attualmente considerata uno dei momenti fondamentali in cui si esplica la tutela dei beni culturali, includendo all'interno di essi il patrimonio artistico, architettonico, archeologico oltre alla città, al paesaggio ecc..., ma anche quello più ampiamente culturale, sia materiale, sia immateriale. Tale tutela si identifica con le diverse attività volte a mantenere l'integrità, l'identità e l'efficienza funzionale del bene stesso. Nel corso dell'ultimo decennio si è verificato un significativo cambiamento di mentalità nei rapporti fra pubblico e privato: le difficoltà economiche esperite da governi centrali e amministrazioni locali hanno reso chiaro come, per certi aspetti, la conservazione e, più in generale, la valorizzazione dei beni culturali, soprattutto nei casi in cui si tratti di patrimoni ingenti quale quello presente nel nostro Paese, debba necessariamente far ricorso al sostegno di enti, istituzioni e soggetti privati: questi ultimi, d'altra parte, hanno compreso come le ricadute mediatiche e pubblicitarie di tali operazioni siano molto apprezzate da gran parte dei cittadini, sempre più diffusamente convinti dell'importanza culturale, ma anche economica, della costante cura di tale patrimonio.
http://www.treccani.it/enciclopedia/beni-culturali-e-del-paesaggio-conservazione-dei_%28Lessico-del-XXI-Secolo%29/

#STEP25- Un dialogo

Puntata 4 serie tv Alessandro, dopo tutte queste vicende e dopo aver ragionato un po' su ciò che è giusto o sbagliato fare per prese...