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giovedì 30 aprile 2020

#STEP 12- nel pensiero medievale e moderno

«Questo modo di filosofare tende alla sovversion di tutta la filosofia naturale, ed al disordinare e mettere in conquasso il cielo e la Terra e tutto l'universo.»
(Simplicio nel Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, Giornata prima)
Il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo è un celeberrimo trattato di Galileo Galilei, scritto sotto forma dialogica negli anni tra il 1624 e il 1630 e pubblicato nel 1632.
L'opera, strutturata nel dialogo fra tre personaggi: Simplicio (che riprende il nome dell'antico filosofo del VI secolo Simplicio di Cilicia), Sagredo e Filippo Salviati, ebbe da subito un enorme successo, ma la Chiesa, che dapprima ne aveva concesso l'imprimatur, mutò radicalmente la sua posizione, inserendola nell'Indice dei libri proibiti nel 1633.
Il Dialogo si presenta, nonostante la lettera nicodemica iniziale, come una confutazione del sistema tolemaico-aristotelico a favore di un sistema copernicano, benché le teorie moderne rivelino l'inesattezza della dimostrazione galileiana sulle maree.
Si pone però come un importante scritto filosofico all'interno di quella che sarà l'imminente rivoluzione scientifica, conciliando linguaggio e semplicità divulgative. Il nuovo metodo scientifico (o appunto metodo galileiano) si muoverà da questa sua pubblicazione, in particolar modo verrà esplicata la teoria della conoscenza di Galileo. Oltre che un trattato scientifico-astronomico infatti si presenta come una grande opera filosofica.
«Io qui direi quello che intesi da persona ecclesiastica costituito in eminentissimo grado cioè l'intenzione dello Spirito Santo essere di insegnarci come si vadia al cielo, e non come vadia il Cielo.»
(Galileo Galilei, lettera Alla Granduchessa madre Cristina di Lorena.)
Galileo Galilei è lo scienziato che ha introdotto e tramandato il metodo scientifico e ha supportato la teoria eliocentrica. Quante cose dobbiamo quindi a questo astronomo, fisico, matematico, filosofo e letterato.
Le sue opere possono considerarsi patrimonio culturale.
Fonti https://it.wikipedia.org/wiki/Galileo_Galilei

domenica 26 aprile 2020

#STEP 11- nella pandemia

Come sarà il mondo culturale dopo la crisi del Covid-19?
Questo nemico terribile e invisibile ci ha costretti a chiudere tutti i luoghi di interesse culturale come musei, cinema, concerti, teatri, festival.
Il cultural manager Alfredo Giacchetto, coordinatore arti visive per un festival internazionale a Taormina ed è esperto di organizzazione di mostre d’arte e nuove tecnologie per i beni culturali. Giacchetto ha risposto ad alcune domande:
Ci sono degli aspetti negativi nelle visite museali online e sui social?
«Sicuramente ci si dovrà confrontare sulla sostenibilità di una strategia del genere sul lungo periodo. Pongo l’esempio, in ambito librario, delle grandi case editrici che possono permettersi in questi giorni di offrirci ebook gratuitamente, con il contraltare delle librerie fisiche che, invece, risentono fortemente di questa drammatica situazione.
«Dobbiamo educare i nostri visitatori, facendo capire loro che anche per i contenuti online debba esser previsto un certo corrispettivo economico, anche per garantirne la qualità, che sia sotto forma di donazione, di abbonamento a contenuti speciali, di membership online o di acquisto di gadget in bookshop che potranno esser allestiti virtualmente.»

Su cosa bisognerà puntare di più, invece, alla riapertura dei luoghi della cultura?
«Gli spunti sono molti, sicuramente sarà necessario stabilizzare i tanti professionisti che da tanti anni lavorano in ambito culturale con competenze di livello, seppur retribuiti in modo precario. È sotto gli occhi di tutti la situazione di tanti lavoratori che hanno visto decimare le proprie entrate a causa del virus se non, addirittura, ritrovarsi senza occupazione.
«Sarà, dunque, fondamentale puntare sulle conoscenze e sulla formazione del personale, per evitare che questo settore si sorregga sulle spalle dell’inesperienza o del volontariato che, seppur pregevole, rimane una modalità cui non si può far uso in modo sistematico. Pertanto, saranno solo le competenze a far crescere realmente i nostri luoghi della cultura, per riportarci sul livello degli standard europei ed internazionali.»

Speriamo che si possa tornare a conoscere, osservare, stupirsi delle bellezze che ci circondano vedendole attraverso la loro grandezza e magnificenza, senza più uno schermo che ci separa da quest'ultime. Sono certa che torneremo a vedere le cose con una bellezza differente, una bellezza reale.
 Qui di seguito riportiamo alcune delle piazze più belle di Italia svuotate ai tempi del coronavirus...



fonti:

sabato 18 aprile 2020

#STEP 10- nel cinema


Midnight in Paris è un film del 2011 scritto e diretto da Woody Allen.
Gil, il protagonista, è affamato di quella cultura europea di cui da buon americano si sente privo. Ma ha lo sguardo costantemente rivolto all'indietro. Forse, sembra dirci Woody, ha ragione ma è comunque indispensabile uno sforzo costante per cercare nel presente le ragioni del vivere e del creare.

venerdì 10 aprile 2020

#STEP 09- arti figurative

Cristo Redentor, 1931.
Autori: Paul Landowski e Heitor da Silva.
Rio de Jainero, Corcovado.

giovedì 9 aprile 2020

#STEP 08- dialoghi di Platone


Scritta in forma dialogica, La Repubblica di Platone riguarda ciò che viene detto φιλοσοφία περὶ τὰ ἀνθρώπινα ("filosofia delle cose umane"), e coinvolge argomenti e discipline come l'ontologia, la gnoseologia, la filosofia politica, il collettivismo, il sessismo, l'economia, l'etica medica e l'etica in generale. Tutti questi argomenti ci fanno comprendere come i pensieri degli antichi ci portino a pensare ed essere quello che siamo oggi. Possiamo dire che i temi trattati ne ‘La Repubblica’ siano un Patrimonio culturale. Riportiamo, di seguito, una vicenda tratta dal dialogo La Repubblica.
Nel 404, ad Atene, ha luogo un colpo di stato oligarchico, appoggiato dagli Spartani vittoriosi 1 , che conduce al regime dei Trenta Tiranni

“Alcuni di questi erano miei familiari e conoscenti, che mi fecero subito capire, invitandomi anche esplicitamente ad intraprenderla, che la vita pubblica mi si confaceva. (324d)”

Platone, da giovane aristocratico quale allora era, fu tentato dall'offerta, ma alla fine si risolse a non accettarla: «non tardai ad accorgermi che costoro facevano sembrare oro, in confronto, il governo precedente.» (324d) Decisivo per questa presa di coscienza fu l'episodio dell'ingiusto arresto del democratico Leonte di Salamina, al quale i Trenta Tiranni cercarono vanamente di costringere Socrate.

“Caso volle che, in seguito, alcuni potenti trascinassero in giudizio il nostro amico Socrate, agitando contro di lui un'accusa la più infamante per disonestà e la più lontana dalla sua indole; lo perseguirono infatti per empietà, lo condannarono, l'uccisero, lui che non aveva voluto prendere parte alla cattura illegale di uno dei loro amici, al tempo in cui anch'essi soffrivano delle miserie dell'esilio. Indotto di nuovo a riflessione su queste vicende, su chi si occupa di politica, sulle leggi e sugli usi in generale, quanto più passava il tempo e andavo avanti nell'età facendo di queste considerazioni, tanto più mi sembrava difficile riuscire a far qualcosa con la politica. Senza amici e compagni, impossibile realizzare niente... (325c-d)”
Fonti

lunedì 6 aprile 2020

#STEP 07- opera poetica




Èxegì monumèntum  àere perènnius
règalìque sitù  pýramidum àltius,
quòd non ìmber edàx , nòn Aquilo ìmpotens
pòssit dìruere àut ìnnumeràbilis
ànnorùm seriès èt fuga tèmporum .
Nòn omnìs moriàr mùltaque pàrs mei
vìtabìt Libitìnam : ùsque ego pòstera
crèscam làude recèns, dùm Capitolium
scàndet cùm tacità vìrgine pòntifex .
Dìcar quà 7 violèns òbstrepit Àufidus
èt qua pàuper aquàe Dàunus  agrèstium
règnavìt populòrum , ex hùmili pòtens
prìnceps Àeoliùm càrmen ad Ìtalos
dèduxìsse  modòs. Sùme supèrbiam
quàesitàm meritìs èt mihi Dèlphica
làuro cìnge volèns, Mèlpomenè , comam.

Traduzione in Italiano

Ho innalzato un monumento più duraturo del bronzo
e più elevato della mole regale delle piramidi,
che non la pioggia corrosiva, non l'Aquilone impetuoso
potrebbe distruggere o l'innumerevole
serie degli anni e la fuga dei tempi.
Non tutto morirò e molta parte di me
eviterà Libitina: continuamente io crescerò
mantenuto in vita dalla lode dei posteri, finché il Pontefice
salirà il Campidoglio con la vergine silenziosa.
Si dirà che io, dove vorticoso rumoreggia l'Ofanto
e dove, povero d'acqua, Dauno regnò
su popoli agresti, da umile potente,
per primo ho condotto la poesia eolica
ai modi italici. Mantieni l'orgoglio
conquistato con i meriti e a me con l'alloro
delfico cingi benevola, o Melpomene, la chioma.
Orazio-Odi III 30 (Hor. Carm. III 30)
 Il poeta ricorda di aver compiuto (“exegi”, v. 1) un’opera duratura che gli anni non scalfiranno; egli infatti non morirà mai completamente (“non omnis moriar”, v. 6), ma crescerà (“crescam”, v. 8) fresco e giovane grazie alla lode che riceverà dai posteri fino a quando esisterà Roma. Sarà ricordato (dicar, v. 10) anche nella sua terra di origine come colui che, divenuto grande da umile che era (il padre di Orazio è un liberto, come ricorda il poeta stesso in Satire, 1,6), ha introdotto per primo (“princeps”, v. 13) tra i Latini la poesia lirica eolica. Il ricordo della poesia di Orazio farà sì che il poetà vivrà per sempre e i posteri penseranno alla poesia del poeta come un vero e proprio PATRIMONIO CULTURALE.

venerdì 3 aprile 2020

#STEP 06- letteratura narrativa


“Il patrimonio culturale è diventato oggetto di un mercimonio indegno che ha messo in secondo piano la sua vera importanza, ovvero quella di formare persone pensanti.” E’ quanto affermato da Federico Giannini, autore di “Un patrimonio da riconquistare”, il libro che vuole sottolineare come non può esistere una valorizzazione economica dei nostri monumenti e beni culturali se non esiste capacità di investire, di promuovere, di formare, di organizzare, di pensare.
In un'intervista Federico Giannini afferma:" da troppo tempo il patrimonio culturale è diventato oggetto di un mercimonio indegno che ha messo in secondo piano la sua vera importanza, ovvero quella di formare persone pensanti. Purtroppo questa parabola va avanti da un paio di decenni almeno, e non soltanto in Italia: il nostro paese è però tra quelli che si adoperano meno per impedire che il patrimonio diventi merce di scambio e al contempo per sostenere la cultura in modo adeguato. Nel nostro paese il valore culturale del patrimonio è stato messo in secondo piano rispetto a quello economico, e per di più, anche sul lato della valorizzazione economica tout court, non abbiamo ottenuto grandi risultati, anzi: l’Italia non è stata in grado neppure di mettere in atto una seria politica di valorizzazione. Abbiamo assistito, al contrario, a una politica di continui tagli alla cultura che ha messo in serissime difficoltà il settore. È stata avviata una politica di riforme dagli ultimi due governi, ma questo non ha comunque dato alcuna risposta a tutti quegli interrogativi che necessitavano di essere gestiti in maniera diversa, interrogativi che riguardano la fruizione del patrimonio, la mancanza di lavoro, la comunicazione, la riorganizzazione del ministero dei beni culturali per renderlo più snello e più efficiente. È mancata, in sostanza, negli ultimi tempi, attenzione e cura nei confronti dei cittadini, e allo stesso tempo il patrimonio è stato per troppe volte ostaggio di interessi particolari. Per il futuro occorrerà invertire la tendenza: chiaramente suona retorico ma non vedo altre possibilità.''
L’Italia è un museo a cielo aperto, con un’attrazione culturale in ogni angolo, ma bisogna –come dice Giannini- riconquistare questo patrimonio. Come fare?! Partire prima da noi stessi, cittadini classe dirigente del futuro, essere sensibili sull’argomento, esserne consapevoli. Conoscere per poter difendere quello che abbiamo e combattere contro politiche sbagliate che mortificano il nostro Paese.

Allora meravigliamoci, appassioniamoci e difendiamo la nostra bella Italia!




Fonti:

mercoledì 1 aprile 2020

#STEP05- messaggio pubblicitario


CAMPAGNA COMUNICAZIONE MiBAC

- La nuova campagna di comunicazione del MiBAC, con lo slogan “Se non lo visiti lo portiamo via”, punta a far riscoprire agli italiani il patrimonio artistico del nostro Paese ed invertire il trend negativo dei visitatori.

#STEP25- Un dialogo

Puntata 4 serie tv Alessandro, dopo tutte queste vicende e dopo aver ragionato un po' su ciò che è giusto o sbagliato fare per prese...