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martedì 26 maggio 2020

#STEP18-Nella filosofia contemporanea


I MISTERI DI DIONISO TRA SCHELLING E NIETZSCHE (LETTURE DEL TUFFATORE)
Ad intervenire è Francesco Tomatis, professore ordinario in filosofia teoretica presso l’Università degli Studi di Salerno, con una relazione che tocca il tema centrale della mostra “L’immagine invisibile. La Tomba del Tuffatore”: “I misteri di Dioniso tra Schelling e Nietzsche”.
Dioniso non è solo, assieme ad Orfeo, la figura chiave della religione misterica cui il Tuffatore potrebbe essere collegato, ma è anche il dio che ad un certo punto irrompe nello spazio della riflessione filosofica europea. Schelling lo comprende come il passaggio stesso dalla mitologia alla rivelazione; per Nietzsche, invece, il dio dell’ebrezza incarna il più potente «dire sì» alla vita. Eppure, come ci mostrerà Tomatis, i due filosofi tedeschi interpretano Dioniso in maniera significativamente analoga, pur nelle rispettive peculiarità di pensiero.
“La nostra mostra sul Tuffatore parla anche di Nietzsche – spiega il direttore del Parco Archeologico Paestum, Gabriel Zuchtriegel – come lo farà Francesco Tomatis. Ma quello che voglio sottolineare è che non si tratta qui di accostamenti arbitrari o cosiddette contaminazioni, ma di un dialogo reale tra filosofia, epistemologia e scienze storiche che esiste e che è sempre esistito e di cui una macchina culturale quale un museo deve tener conto. L’archeologia pura non esiste, è sempre parte di un presente e di un pensiero contemporaneo.”
Fonte: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI


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