I MISTERI DI DIONISO TRA SCHELLING E NIETZSCHE (LETTURE DEL
TUFFATORE)
Ad intervenire è Francesco Tomatis, professore ordinario
in filosofia teoretica presso l’Università degli Studi di Salerno, con una
relazione che tocca il tema centrale della mostra “L’immagine invisibile. La
Tomba del Tuffatore”: “I misteri di Dioniso tra
Schelling e Nietzsche”.
Dioniso non è solo, assieme ad Orfeo, la figura chiave della
religione misterica cui il Tuffatore potrebbe essere collegato, ma è anche il
dio che ad un certo punto irrompe nello spazio della riflessione filosofica
europea. Schelling lo comprende come il passaggio stesso dalla mitologia alla
rivelazione; per Nietzsche, invece, il dio dell’ebrezza incarna il più potente
«dire sì» alla vita. Eppure, come ci mostrerà Tomatis, i due filosofi tedeschi
interpretano Dioniso in maniera significativamente analoga, pur nelle
rispettive peculiarità di pensiero.
“La nostra mostra sul Tuffatore parla anche di Nietzsche –
spiega il direttore del Parco Archeologico Paestum, Gabriel Zuchtriegel – come
lo farà Francesco Tomatis. Ma quello che voglio sottolineare è che non si
tratta qui di accostamenti arbitrari o cosiddette contaminazioni, ma di un
dialogo reale tra filosofia, epistemologia e scienze storiche che esiste e che
è sempre esistito e di cui una macchina culturale quale un museo deve tener
conto. L’archeologia pura non esiste, è sempre parte di un presente e di un
pensiero contemporaneo.”
Fonte: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Nessun commento:
Posta un commento